Streghe

Una torma di popolani armati di torce attacca la fattoria di Helen, una donna sospettata di stregoneria, uccidendola crudelmente, ma non prima di riceverne la maledizione. Rachel, la figlioletta della donna, viene risparmiata, ma è testimone del delitto. Anni dopo, due fratelli – Ed (Gary Kerr) e Carol (Michelle Vannucchi), orfani – vanno assieme ad alcuni amici a fare una breve vacanza nella casa di famiglia, abbandonata da tempo, con l'idea di restaurarla un po'. Li accoglie la graziosa cugina Simona (Nancie Sanderson). L'avventura sembra divertente, ma poco dopo l'arrivo Susan (Amy Adams) incontra brevemente Rachel, proprio com'era molti anni prima. Simona, appassionata di esoterismo, ha delle strane visioni. Altri strani avvenimenti mettono inquietudine ai ragazzi, ma dopo le prime avvisaglie cominciano i primi terribili delitti. Simona rivela a Ed che Rachel è sua zia e si dice che il suo fantasma si aggiri nella zona. La struttura è estremamente classica, per questo genere di film: l'uccisione della strega, la maledizione, la concretizzazione della maledizione molti anni dopo. La variazione (modesta) è la fusione di questo schema con quello altrettanto classico dello slashercon un gruppo di giovani massacrato in una casa isolata. Moderati accenni di tenue erotismo intervallano delitti e inquietudini, senza generare mai troppa tensione, ma procedendo in modo adeguato lungo un percorso narrativo sempre piuttosto prevedibile. Capone dirige con buona professionalità, non troppo aiutato da un cast modesto: persino il solitamente bravo Ian Bannen è poco ispirato e caricaturale. Finale concitato con qualche buon momento di divertimento, in parte rovinato dalla svolta paraesorcistica con lo spettinatissimo Bannen