Psycho III

Maureen (Diana Scarwid), delusa dalla vita e senza più fede, vuole suicidarsi gettandosi dalla cima del campanile del collegio di suore dove vive in attesa di prendere i voti. Le suore la fermano, ma, nel farlo, una di loro precipita e muore. Maureen, ancor più amareggiata, abbandona il convento, senza una meta. Duke (Jeff Fahey), un giovane aspirante cantante diretto a Los Angeles per un provino, le dà un passaggio. Durante una sosta in una zona deserta, Duke ci prova con insistenza e Maureen se ne va a piedi sotto la pioggia, ancor più disperata. Il mattino dopo, Duke si ferma al Bates Motel cercando lavoro. Norman Bates (Anthony Perkins) lo assume. Una giornalista, Tracy Venable (Roberta Maxwell), arriva al bar del paese per intervistare Norman, cercando di rimestare sui suoi vecchi delitti. Durante l'intervista, Norman è colpito dall'arrivo di Maureen, che cerca un posto poco caro dove passare la notte. Seguito di #Vedi#Psycho I, è caratterizzato dalla novità di essere diretto dalla star di tutta la serie, Anthony Perkins. La sua regia è attenta alla costruzione di atmosfere adeguate ma è tradita dalla mancanza di originalità della storia. Qualche spunto azzeccato ravviva la monotonia, come quando Norman Bates, vestito da “mamma” e pronto per uccidere, si trova di fronte la potenziale vittima con i polsi tagliati per un tentativo di suicidio: da carnefice, Bates si trasforma in salvatore e fa ricoverare la ragazza in ospedale. La cosa migliore resta la caratterizzazione complessa e tormentata di Norman, che Perkins veste come una seconda pelle. Nel resto del cast, modesto, spicca Jeff Fahey in un ruolo da spostato opportunista. Incassi in calo: 14 milioni e mezzo di dollari lordi negli Stati Uniti