Persone perbene

Quarantenne di successo di cui possiede tutti gli status symbols (cane di razza, auto di lusso, servitù, yacht), direttore di una società di fondi comuni d'investimenti si trova sull'orlo della bancarotta e, per farsi salvare, deve commettere un omicidio. Poi corteggia la moglie dell'ucciso e si fa benvolere dai suoi figli. Epilogo luttuoso. Dopo un avvio spiccio ed efficace, affiora la vera natura di un film a tesi che, a furia di essere dimostrativo, diventa meccanico e schematico con 2 o 3 palesi inverosimiglianze, inutilmente compensato da una discreta resa degli attori.