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Anno: 1983 Regista/Autore: H. Avedis Tipologia: Nuovo
Trama
Un uomo viene ucciso in una piscina. Un ragazzo, Greg (David Wallace), entra con l'amico Josh (Denis Mandel) nel magazzino del suo capo, Hank Andrews, impresario di pompe funebri, per prendere dei pneumatici che ritiene lui gli debba restituire. Mentre sono lì sentono delle voci e vedono che, nello scantinato, Hank Andrews (Christopher George) sta celebrando con altri un rituale satanico. Greg si ferma a guardare. Josh va a recuperare i pneumatici, ma viene ucciso da uno strano tipo, dopo aver visto quello che sembra il cadavere della signora Andrews. Poi Greg, sorpreso, vede l'auto di Josh andarsene: crede di essere stato piantato in asso dall'amico e si mette a cercarlo con la fidanzata Christie (Mary McDonough). Il figlio di Andrews, Paul (Bill Paxton), è patito di Mozart e chiede a Christie di andare a un concerto con lui, ottenendone un rifiuto. Christie è ancora turbata per la morte del padre (quello della piscina, all'inizio): tutti pensano che si sia trattato di un incidente, ma lei lo ritiene un omicidio. Non le crede neanche la mamma (Lynda Day George). Ma i fatti le daranno ragione. Bill Paxton è la principale ragione per vedere questo film: futuro attore e regista
di successo (#Vedi#Frailty Nessuno è al sicuro), qui è
in uno dei suoi primi film e si fa notare per la vivacità e la singolarità della sua recitazione. Anche Christopher George offre la sua solida interpretazione ed è un peccato che questo sia uno dei suoi ultimi film (morirà per un attacco di cuore il 28 novembre
1983). Come in altre occasioni, qui lavora in coppia con la moglie Lynda Day George. Il film in sé è fiacco, quasi televisivo se non fosse per qualche scena di nudo, ed è incentrato su uno dei classici luoghi comuni dell'horror: la ragazza psicologicamente tormentata che vede cose che gli altri non sembrano vedere. L'indagine per scoprire la verità è condotta con ritmo tutt'altro che frenetico e le sorprese sono poche. Prodotto nel 1981, distribuito solo due anni dopo