Una spedizione archeologica guidata dal professor Julian Fuchs (Andrew Keir) scopre, in Egitto, la tomba di un'antica regina, Tera (Cleo, nell'edizione italiana), che ha la mano mozzata. Nel giorno stesso della scoperta, a Londra nasce Margaret, la figlia di Fuchs. In un determinato giorno di molti anni dopo, è previsto che proprio in Margaret (Valerie Leon) si reincarni la potente e maligna Tera e l'ambizioso e maligno Corbeck (James Villiers) si adopera perché questo accada. Tratto da un romanzo di Bram Stoker (lo stesso che verrà successivamente adattato da Mike Newell con il titolo #Vedi#Ala trentanovesima eclisse) e sceneggiato da Christopher Wicking, è un film un po' sfortunato. Peter Cushing, che doveva interpretare il ruolo dell'archeologo protagonista, è costretto ad abbandonare il set dopo un solo giorno di riprese per l'aggravarsi delle condizioni della moglie Helen, che morirà poco dopo. Il regista, l'ottimo Seth Holt, muore prima della fine del film e viene rimpiazzato dal produttore Michael Carreras. Il film risente dei problemi produttivi, ma resta un coraggioso tentativo, da parte della Hammer, di rinnovare la sua franchise de #Vedi#La Mummia, mettendo da parte il mostro bendato per qualcosa di più sottile e inquietante. Elegante, ma senza mordente, il film gode della presenza di Valerie Leon, affascinante e magnetica come non sarebbe più stata