Ghoulies

In una cerimonia satanica, un infante destinato al sacrificio viene salvato di nascosto da un membro della setta. Anni dopo, Rebecca (Lisa Pelikan) e Jonathan (Peter Liapis) si trasferiscono nella grande villa che lui ha ereditato. Il posto è molto bello anche se in stato di abbandono. Il guardiano Wolfgang (Jack Nance) è un tipo rustico e silenzioso. Per inaugurare la nuova casa, la coppia organizza un party con gli amici. Quando la festa è al culmine, Jonathan propone di celebrare un rituale che ha letto in un libro di magia trovato nella libreria della casa. Gli ospiti accettano di buon grado. Il rito sembra non avere effetto, ma in realtà fa comparire un mostriciattolo orribile, che rimane nascosto. Il giorno dopo Jonathan spiega alla perplessa Rebecca di volersi dedicare a tempo pieno a rimettere in sesto la casa. Così facendo, trova le tuniche e varie attrezzature dei seguaci della setta: la tentazione di usarle è irresistibile. Prodotto dalla Empire, con Charles Band produttore esecutivo, è diretto con buon brio da Luca Bercovici, che rende giustizia a qualche battuta divertente e caratterizza con vivacità gli ospiti del party – in particolare il bulletto interpretato da Keith Joe Dick e lo scoppiato interpretato da Scott Thomson – mentre la coppia di protagonisti è abbastanza qualunque. Simpatico cameo di Jack Nance (#Vedi#Eraserhead). I mostriciattoli, realizzati da John Carl Buechler (in futuro anche regista), hanno un design accettabile, ma una scarsa mobilità e, saggiamente, non vengono usati molto. L'insieme, pur seguendo un percorso narrativo risaputo, si distingue dalla congerie di film similari (che, spesso targati Band, inonderanno gli schermi e i teleschermi) per il dispiego di un simpatico sarcasmo e un ritmo che lascia poco spazio a tempi morti