Paul (Matthew Laborteaux) è un ragazzo prodigio, esperto di elettronica, dal percorso scolastico particolare. Grazie alle sue capacità, è riuscito a costruire un sofisticato robottino, che ha chiamato Bee-Bee, che lo segue e lo serve. Con lui, ci sono l'amico Tom (Michael Sharrett) e una nuova vicina, Samantha (Kristy Swanson), il cui padre violento e ubriacone non vorrebbe mai farla uscire. Ben presto la situazione si complica: Bee-Bee viene distrutto da una vicina vendicativa e, peggio del peggio, Samantha, della quale Paul si è innamorato, viene uccisa preterintenzionalmente dal padre, per punirla di essere tornata a casa fuori orario. Paul allora tenta l'impossibile: assieme a Tom recupera il cadavere di Samantha e la fa tornare in vita, inserendole i circuiti di Bee-Bee. Il risultato è un mostro vendicativo. Un Craven minore che inizia con toni da commedia fantascientifica, tratteggiando ritratti anche efficaci di un trio di ragazzi in difficoltà con il mondo degli adulti, ma poi vira inopinatamente nel più trito degli horror, con l'ennesima variazione del mito di Frankenstein. Kristy Swanson interpreta con sensibilità il personaggio tragico della ragazzina dalla vita impossibile, che, anche trasformata in mostro, riesce a tratti a mantenere tracce di umanità. La trama, da metà film in poi, segue un percorso vieto e banale, che sconcerta per la sua poca inventiva. Un'occasione sprecata