Chud

Una donna cammina per una strada solitaria portando a spasso il cane, ma, quando passa vicino a un tombino, il coperchio si alza, una mano adunca ne esce e trascina sotto la donna. Il fotografo George Cooper (John Heard) è in ritardo con la consegna della collezione di foto sui vagabondi che sta preparando perché ne vuole scattare di nuove. Parecchie persone sono scomparse e il capitano Bosch (Christopher Curry), incaricato del caso, interroga A.J. Shepherd (Daniel Stern), uno strano tipo che si occupa di dare da mangiare ai vagabondi. Shepherd conferma che mancano molti di quelli che di solito andavano alla mensa. George scende nei sotterranei assieme a un'anziana vagabonda e trova un vecchio ferito gravemente che aveva chiesto alla donna una pistola per potersi difendere da qualcosa di imprecisato. Bosch viene guidato da Shepherd in un altro punto dei sotterranei e si rende conto che il contatore geiger rivela radioattività. L'idea che nei sotterranei della città viva qualcosa di orribile e minaccioso non è certo nuova, né lo è la causa della mutazione dovuta a rifiuti tossici e radioattivi, né, infine, è nuova la complicazione della copertura da parte delle alte sfere della politica. Inoltre, i cannibali dei sotterranei (l'acronimo del titolo sta per Cannibalistic Humanoid Underground Dwellers) erano già stati alla base di #Vedi#Non prendete quel metrò. Niente di nuovo, quindi. Nella prima ora abbondante di film succede davvero pochissimo. Con la discesa nei sotterranei le cose migliorano, e l'assalto dei mostri alla città riserva qualche buon momento. In un cast affiatato anche se non di prestigio, esordisce al cinema Kim Greist, che l'anno dopo sarebbe stata la protagonista femminile di Brazil. In un piccolissimo ruolo c'è anche John Goodman