Egitto, 1900. L'archeologo Dubois (Bernard Rebel) muore orribilmente nel deserto, dopo che la spedizione di cui faceva parte ha trovato il sarcofago del leggendario Ra-Antef. Il finanziatore della spedizione, l'americano Alexander King (Fred Clark), ha come unico scopo quello di esporre a fini commerciali il reperto trovato. Il capo della spedizione, Sir Giles Darlymple (Jack Gwillim), è contrario e lo è anche l'egiziano Hashmi Bey (George Pastell), secondo cui il sacrilegio porterà loro disastri. Nel viaggio verso Londra, Annette (Jeanne Roland), la figlia di Dubois, si innamora di Adam Beauchamp (Terence Morgan), uno straniero molto interessato a Ra-Antef. All'arrivo, si renderanno conto che la mummia è tornata in vita. Dopo il grande successo de #Vedi#La mummia, la Hammer attende parecchio per realizzarne il seguito e lo fa con un film modesto sotto tutti i profili. Diretto senza estro da Michael Carreras, è articolato su una storia assai banale che riprende i motivi del film precedente, ma non riesce a bissarne la riuscita anche a causa di un cast senza attrattive, a parte il sempiterno ed efficace George Pastell nel ruolo dell'egiziano menagramo. Lento e poco coinvolgente. Il seguito è #Vedi#Il sudario dela mummia