Macellai

Nella Londra di fine '800, il barbiere Sweeney Todd (John Miranda) uccide brutalmente i suoi clienti per impossessarsi dei loro beni quando è certo che si tratti di persone sole. La signora Lovett (Jane Helay) è proprietaria di un panificio che produce anche sformati di carne. L'assiste la volenterosa Johanna (Annabella Wood) che si occupa anche del marito della signora Lovett diventato semi-invalido nel tentativo di riparare l'insegna. Johanna è fidanzata con Jarvis, un marinaio tornato dopo cinque mesi d'assenza. Di nascosto dalla moglie ubriacona Becky (Ann Arrow), il barbiere ha una relazione con Anna, cantante in un teatro di bassa lega (Susan Cassidy) che per colpa sua litiga con il proprietario e viene cacciata. Sweeney la uccide perché pretende di parlare con la moglie e la destina ai pasticci di carne, come di solito fa con la complicità di Tobias (Berwick Kaler), il macellaio della signora Lovett che a sua volta insidia Johanna. Altri delitti seguono e la signora Lovett si rivela diversa da come appare. Un altro horror in costume scritto, fotografato e diretto da Andy Milligan con un budget inesistente e una ricostruzione d'epoca più o meno alla stregua di uno spettacolo teatrale dilettantesco. Girato con lunghe inquadrature statiche o con traballanti riprese in esterni con macchina a mano, è al livello (molto basso) degli altri horror di Milligan e richiede uno stato d'animo molto benevolo per essere apprezzato. L'intreccio, abbastanza tipico, riprende la vicenda del barbiere pazzo, cavallo di battaglia dell'attore inglese Tod Slaughter sia in teatro sia al cinema (nel 1936), ma alcuni tocchi narrativi sono bizzarri e curiosi: si capisce quello che Milligan avrebbe voluto. Peccato che la recitazione prevalentemente inetta non lo aiuti. Scoppi di violenza selvaggia e sanguinaria, ma mai realistica, e qualche sprazzo di erotismo completano il quadro