Cannibal the musical

Lake City, Colorado, 1883. Alferd Packer (Trey Parker) è sotto processo, accusato di crimini terribili, omicidio e cannibalismo. Alferd però ha un'altra versione della storia. La giornalista Polly Pry (Toddy Walters) lo visita in cella per convincerlo a raccontare come sono andate le cose. Alferd rievoca i fatti. Bingham Mine, Utah, 1873. Alferd accetta di fare la guida di alcuni cercatori d'oro che vogliono dirigersi a Breckenridge. Durante il tragitto, però, ad Alferd viene rubata l'adorata cavalla Liane. Alferd sospetta che i colpevoli siano tre rozzi trapper ed è disposto a tutto pur di recuperare l'animale. È il musical che forse Herschell Gordon Lewis avrebbe fatto se avesse avuto una dote per l'umorismo demenziale. Realizzato con pochi soldi da Trey Parker, uno degli autori del famoso cartone animato South Park, è basato sulla vera vicenda del più famoso “cannibale” americano, raccontata anche, in modo più serio, ne #Vedi#L'insaziabile. Qui il tono è bizzarramente comico, una parodia delle commedie musicali dei tempi d'oro virata sul grottesco con improvvise e selvagge esplosioni di gore. Lo stile registico di Parker è crudo e la recitazione non è sempre all'altezza. Inoltre, la storia procede con lentezza e le gag che funzionano veramente sono poche. Tra indiani, giapponesi e ciclopi infuriati, però, il film ha sufficiente originalità da redimere i suoi difetti e rendersi gradevole e interessante. Il contenuto horror è limitato. Trey Parker è simpatico nel ruolo principale e Jon Hegel emerge in quello di un inguaribile ottimista. Realizzato nel 1993 e distribuito nel 1996