Jolly Killer

Lo studioso Marty Rantzen (Simon Scuddamore) è vittima di uno scherzo crudele organizzato il 1° aprile (che è anche il suo compleanno) dai suoi compagni di scuola: attirato dalla bella Carol (Caroline Munro) nei bagni femminili finisce nudo davanti a tutti, deriso e umiliato. Scoperti dall'insegnante di educazione fisica, i ragazzi vengono puniti e, dandone la colpa a Marty, gli fanno un altro scherzo ancora più pesante nell'aula di chimica, in seguito al quale Marty rimane accidentalmente sfigurato con l'acido. Anni dopo Carol, diventata attrice, rifiuta una parte in un film(accio) per partecipare a una riunione con i compagni di scuola proprio la notte del 31 marzo e proprio nella vecchia scuola, ormai chiusa da cinque anni. Ritrovano i loro vecchi armadietti e anche gli oggetti personali che avevano dimenticato. Trovano anche il diario di Marty e il pensiero corre a lui, di cui non sanno molto. E un assassino vestito da jolly comincia a colpire sanguinosamente. Personaggi volutamente antipatici, ritmo abbastanza serrato con gli omicidi che, una volta partiti, si susseguono velocemente, un red herring monumentale e insistito, una non-sorpresa finale quasi sorprendente per il suo non esserlo, due o tre rivolgimenti sotto il finale per cercare di renderlo meno banale, con qualche risultato: Joly Kilerè uno slasher di fattura medio-bassa che si lascia guardare proprio per la sua totale fedeltà agli stilemi del genere. Non manca nemmeno la ragazza che, subito dopo la morte di uno dei suoi compagni con le budella liquefatte dall'acido, sceglie di farsi un bel bagno nella vasca del cesso della scuola (in disuso da cinque anni, è utile ribadirlo), finendo malissimo, ma garantendo la quota sindacale di nudo prescritta dal genere. Colpisce comunque la rozza e crudele costruzione basata sulla perfidia bullistica che è il motore iniziale della vicenda e rende lo spettatore quasi partecipe dello spirito vendicativo dell'assassino. Recitazione mediamente sotto il livello di guardia: l'unico nome noto è Caroline Munro. Sconcertante è anche la notizia che Simon Scuddamore, protagonista nel ruolo del vilipeso Marty, si è suicidato poco dopo la distribuzione del film nel 1986 a neanche trent'anni