A Volte ritornano

Da piccolo, Jim visse un'esperienza sconvolgente: mentre si trovava con il fratello Wayne in un piccolo tunnel ferroviario, fu aggredito da quattro teppistelli che uccisero Wayne, il quale fece appena in tempo a gridargli di scappare. Tre dei teppisti furono poi travolti da un treno sopraggiunto. Trent'anni dopo, Jim (Tim Matheson) torna nella cittadina da dove era fuggito con i genitori per svolgere la sua professione di insegnante, ma si rende conto che il passato ritorna e infatti i tre teppisti morti gli si ripresentano in classe, feroci e sprezzanti come un tempo. E cominciano a uccidere. Tratto da un racconto di Stephen King, è un film televisivo che riesce in parte a rendere il senso di struggente mancanza che era l'elemento più distintivo del racconto. Il dramma del protagonista e il suo senso di colpa sono ben descritti e riescono in parte a coinvolgere, soprattutto perché appaiati a un senso di solitudine interiore che si stempera solo nella parte conclusiva. Il tema della persistenza dei legami familiari e di solidarietà, anche oltre il tempo e la morte, è uno di quelli su cui si è più basato King nel corso della sua lunga carriera di scrittore e qui si rivela centrale nella storia, anche se il contesto è solo a tratti convincente. Tim Matheson (Animal House) è perfettamente calato nella parte. Il seguito è #Vedi#A volte ritornano... ancora