Deluso e arrabbiato, il campesino Jesús Maria Moran detto Tepepa continua per proprio conto la rivoluzione e ha per nemico il tremendo colonnello Carrasco. Scambio di cortesie tra lui e un medico avventuriero inglese che, però, ha un conto da regolare e lo salda in un epilogo tragico. Uno dei migliori tra i 27 spaghetti-western del 1969, e non soltanto. Il merito è soprattutto nella sceneggiatura di Franco Solinas e Ivan Della Mea, che condisce in salsa anticolonialista e sessantottina la vicenda, ma Petroni sa evitare la rigidità didattica e controlla bene le scene d'azione (fotografia: Francisco Marin; musica: Ennio Morricone). Milian in forma, non doppiato, che parla in italo-cubano. Unico western di Welles che si diverte nella divisa di Carrasco (titolo in USA: Blood and Guns).