Alla fine degli anni '70 un gruppo di artisti argentini, in esilio volontario o forzato, mette in scena a Parigi uno spettacolo di musica e danza: una tanguedia, ossia tango+tragedia+commedia. 1ª coproduzione tra Argentina e Francia, è un film sull'esilio come triste carnevale, assenza, perdita, nostalgia del ritorno. In modi critici e dialettici s'interroga sui diritti dell'uomo, i problemi e le contraddizioni dell'integrazione culturale, sui rapporti tra gli argentini e Parigi, capitale della cultura e di tutti gli esuli. Fatto per un terzo della sua durata di numeri musicali, è un'antologia di tango: una ventina di straordinari ballerini, la grande orchestra di Osvaldo Pugliese, le musiche originali di Astor Piazzolla, canzoni vecchie e nuove, e la voce di Carlos Gardel, cara agli argentini che vivono all'estero e a quelli esiliati in patria. Premio della giuria a Venezia 1985.