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L'attore esce sul palcoscenico con un microfono in mano e parla (o canta) sul filo di un'improvvisazione più o meno calcolata, prendendo i suoi spunti un po' dappertutto. Un'ora e mezzo di turpiloquio sessuale e scatologico. Avete in mente TuttoBenigni, realizzato nella tournée estiva del 1983? Appartiene allo stesso genere. Dal fondo vien fuori un'insolenza programmatica su bersagli comodi. Il suono è falso.