Maya

Xibalbay dei Maya era il più malvagio dei re: non riuscendo a distruggere la tribù Kotuà, fuggì e promise di tornare un giorno a completare l'opera. Lo scienziato Salomon Slivak (William Berger) studia i segreti di una piramide Maya ed è sul punto di scoprire qualcosa di importante. Viene però ucciso misteriosamente. Peter (Peter Phelps), avventuriero squattrinato, vive una vita molto rilassata nel villaggio. Ha una specie di relazione con Jahaira (Mariangelica Ayala), bellona locale che gestisce una pompa di benzina. Lisa Slivak (Mariella Valentini) arriva per identificare il cadavere del padre, che presenta grosse cicatrici, come se fossero stati asportati gli organi interni. Il dottor Santos (Cyrus Elias), che ha eseguito l'autopsia, cerca di confortare Lisa, determinata a scoprire chi ha ucciso suo padre. Morti simili si ripetono e comincia a serpeggiare il dubbio che siano il risultato dell'avverarsi di un'antica leggenda. Due anni dopo #Vedi#Spettri, Avallone riprende il tema del demone vendicativo proveniente dal passato remoto, ma cambia totalmente scenario e mitologia. Il risultato è complessivamente migliore: bella l'ambientazione torrida e più azzeccato anche il tono avventuroso-orrorifico, rilassato e ricco d'atmosfera. La storia è di routine, ma è abbastanza ricca di personaggi e sottotrame da mantenersi relativamente interessante, anche se non riesce mai a sviluppare una suspense adeguata. Il cast è decisamente vario. Peter Phelps, attore americano prevalentemente televisivo, fa l'eroe simpaticone di maniera. Mariella Valentini è la volitiva eroina in un ruolo lontanissimo dai suoi soliti. Mariangelica Ayala fornisce l'apporto erotico. Antonello Fassari fa l'oste vissuto e cornificato. E poi c'è il grande William Berger, anche se solo per pochi minuti