L'Esorciccio

Un amuleto viene alla luce nel corso di scavi in Iran e in qualche modo finisce nel profondo Lazio dove viene trovato da Luigino (Mimmo Baldi), figlio di Pasquale Abate (Lino Banfi), sindaco di un paesino. L'effetto è istantaneo: Luigino si scatena e violenta una serie di ragazze. Il sindaco si rivolge dapprima a un medico, ma poi capisce che ci vuole qualcosa di più e quindi chiede l'intervento di un esorcista alla paesana (Ciccio Ingrassia), accompagnato dal suo fedele aiutante Satanetto (Romano Sebenello). Il titolo, geniale, da solo sarebbe motivo sufficiente a giustificare il film, ma di buono non c'è solo quello. Diretto con efficienza e semplicità da Ciccio Ingrassia (1922-2003), grande comico qui alla sua seconda e ultima regia, è una simpatica parodia de #Vedi#L'esorcista che recupera elementi della superstizione popolare paesana inserendoli in un canovaccio semplice che vive sull'estro degli interpreti, tra cui lo stesso Ingrassia, comicamente austero, e un Lino Banfi in ottima forma. Certo, non tutto è di prima mano e l'insieme a volte è un po' raffazzonato, ma il divertimento non manca