Nel 1967 il colosso Svensk Filminidustri coinvolge alcuni dei suoi registi di punta in un progetto singolare e "stimolante": un film a episodi incentrato, per l'appunto, sulle ragioni per vivere. Stimulantia. Gli stimoli, gli incentivi che ci fanno alzare la mattina e popolano i pensieri che conciliano il sonno. Stimulantia non è solo una mosca bianca nel vasto panorama dei film a episodi anni '60. Col tempo, è diventato un'autentica rarità per chi ama Bergman e il cinema svedese. Tra gli episodi Flash a Charlie Chaplin (Lloptackten), I due amanti (Han-Hon, letteralmente lui e lei"), La collana (Smycket), Grand prix (Konfrontationer). Daniel Birgit Nilsson, La volpe e la virtù (Dygdens belöning) e La negra nell'armadio (Negressen i skâpet) spicca quello diretto da Ingmar Bergman, noto anche come Il volto di Daniel, un montaggio di home movies in 16 mm che Bergman realizzò pensando a suo figlio, non certo al pubblico o alla critica.