Le Amanti del Mostro

Anna (Katia Christine), la figlia dello scomparso professor Rassimov, torna nella villa di famiglia accompagnata dal marito, il dottor Alex Nijinski (Klaus Kinski). I rapporti tra i due sono tormentati. La gelosia di Alex è suscitata dall'assiduità di un vicino, il medico Igor Walenski (Ayhan Isik), affascinato da Alma. Alex trova gli appunti degli esperimenti del professor Rassimov finalizzati alla costruzione di una macchina per svelare i segreti della vita e della morte. Alex riprende gli esperimenti, ma il risultato è che si trasforma in un mostro omicida. Il finale si colora di torbido melodramma con Nijinski che tenta di salvare un vagabondo accusato dei suoi crimini. Film gemello de #Vedi#La mano che nutre la morte, girato nelle stesse location e sostanzialmente con lo stesso cast (talvolta con gli stessi nomi dei personaggi e con almeno una scena quasi uguale, pur con un dialogo diverso: l'incontro tra i notabili del paese), racconta però una storia differente (almeno quello!). Vedere i due film di seguito dà un bizzarro senso di déjà vu, ma è anche un omaggio alla genialità exploitativa all'insegna del fare di ogni necessità virtù. Il film in sé, un gotico estremamente poveristico, ha poco da offrire, ma si regge sulla tormentata espressività di Klaus Kinski che colora da par suo un personaggio sulla carta banale, ma con qualche peculiarità interessante, sospeso tra la gelosia e la sospetta impotenza del suo lato normale e la furibonda sessualità del suo lato mostruoso. Anche Katia Christine si fa notare con una buona interpretazione