Ippolita (Carla Gravina) è una ricca e nobile donna costretta sulla sedia a rotelle e con disturbi mentali che uno psicologo (Umberto Orsini) cerca di curare facendole ricordare le sue vite passate. Ippolita ricorda di essere stata una strega bruciata sul rogo all'epoca dell'Inquisizione. Effetto collaterale è che Ippolita viene posseduta dal diavolo, dà fuori di matto e si rende necessario un esorcismo. Rapido rip-off de #Vedi#L'esorcista, ma con sufficienti eccessi e peculiarità da renderlo almeno un po' interessante. Carla Gravina sembra divertirsi un mondo a esagerare nei panni dell'indemoniata, mentre De Martino, per rendere più vivace l'insieme, inserisce anche un po' di sesso diversificandosi all'italiana dal prototipo di Friedkin. Da antologia i seriosi dialoghi tra Arthur Kennedy e Mel Ferrer sull'esistenza del diavolo con un esplicito accenno al discorso di papa Paolo VI. Musica di Ennio Morricone e fotografia di Aristide Joe D'Amato Massaccesi