A Parigi, riapre il cosiddetto Teatro della Morte, che prosegue la tradizione del Grand Guignol mettendo in scena drammi cruenti sotto la guida del carismatico Philippe Darvas (Christopher Lee). Una delle dive è Dani Gireaux (Lelia Goldoni), fidanzata con un medico, Charles Marquis (Julian Glover). La proprietaria del teatro, Madame Angelique (Evelyn Laye), manifesta la sua soddisfazione al ricevimento organizzato da Darvas in cui quest'ultimo anticipa il contenuto del prossimo spettacolo che verrà interpretato da Dani e dalla sua compagna di camera Nicole Chapelle (Jenny Till). Intanto la polizia indaga sull'assassinio di tre donne e Charles viene coinvolto come consulente della polizia: analizzando i delitti suggerisce che possa trattarsi di un vampiro. Blando thriller, punta tutto sulla ricerca del colpevole, trascurando però di caricarla di interesse. Gli aspetti orrorifici sono praticamente solo suggeriti e vivono soprattutto sulla figura ambigua di Darvas, interpretata con autorità da Christopher Lee che gioca molto sulla sua persona cinematografica per addossare su di sé i sospetti nel più classico dei red herring. La relativa complessità del suo personaggio, le sue improvvise asperità e il modo in cui riesce a renderle sono le cose migliori del film. La qualità generale dell'interpretazione è comunque buona (con Jenny Till in evidenza), ma la regia di Gallu (1918-1991) è così corretta e scevra di effettismi da sembrare quasi televisiva e la trama, pur con qualche spunto interessante, è schematica e poco vivace