Congo Belga 1963. Felice è una bambina malaticcia che lascia la sorella Hilary e il padre per essere accompagnata dalla zia in sanatorio. Ma sul treno la zia la bacia sulla bocca e si trasforma in cadavere. Venticinque anni dopo, Hilary (Pamela Collyer) vive ad Albany con il marito architetto Jack (Nicholas Kilbertus) e la figlia quindicenne Amy (Meredith Salenger). Hilary muore in uno strano incidente e la zia Felice (Joanna Pacula), una modella famosa, arriva per dare sostegno alla famiglia. Amy è sospettosa riguardo alla fascinosa zia, che si inserisce benissimo e risolleva l'umore di Jack diventando sua amante. Amy non molla la presa e scopre Felice mentre fa un rituale voodoo, scoprendo inoltre che, secondo le analisi del sangue di Felice fatte di nascosto, la donna risulta morta, pur essendo decisamente viva. Buon horror che utilizza in modo ingegnoso una maledizione dai presupposti insolitamente concreti e quasi scientificamente spiegabili per realizzare un altro racconto di adolescente con problemi più che veri e terribili, scambiati per manifestazione di turbe, appunto, adolescenziali. Pur essendo abbastanza casto, è un film che sprigiona una forte carica erotica e sensuale, grazie anche alla presenza magnetica di Joanna Pacula, raramente così intensa. Non è privo di difetti e di qualche lungaggine, ma è vivace, visivamente curato e con un buon crescendo finale