Ritratto di una ricca liceale alle prese con i primi turbamenti erotici. Si concede a un maturo amico di famiglia e s'accorge di essersi sbagliata, ma non ne fa un dramma: lo sbaglio l'ha ferita, non sporcata. Chiuso nell'arco di una giornata, fatta di una serie d'incontri che sono altrettante tappe della sua crisi, il racconto ha un'apprezzabile tenuta psicologica sebbene talvolta si sperda in episodi didascalici o inutili. Raffinata ambientazione e suggestiva fotografia di G. Pogany. Nelle mani di Lattuada la Spaak è tenera creta: fu il film che la lanciò. Sequestrato a Milano il 26-11-1960, fu riammesso in circolazione nell'aprile 1961 dopo il taglio di circa 300 m (11´), quasi per intero all'inizio. Nel 1964, prosciolto Lattuada da ogni accusa, riemerse nella versione originale. V.M. 16 anni.