Horror puppet

Una comitiva di giovani in panne in una deserta località boscosa trova riparo presso un bonario signore, Slausen (Chuck Connors), che, rimasto vedovo, vive accanto a quello che una volta era una specie di museo di figure storiche realizzate con manichini, nella realizzazione dei quali era particolarmente abile. Ma un essere mostruoso, una specie di manichino vivente – forse il fratello di Slausen –, ha poteri telecinetici e comincia a uccidere i giovani. Prodotto da Charles Band, che avrebbe poi ripreso più volte il tema, è un film che evita abbastanza l'autoparodia tipica dei film Empire o Full Moon e punta piuttosto a creare suspense e tensione, pur danneggiato in questo da una trama un po' troppo elementare dove i giochi si scoprono presto. Chuck Connors regge abbastanza bene il gioco e Tanya Roberts si fa notare nel ruolo di una delle vittime. David Schmoeller, qui al secondo film come regista, mostra una buona mano e utilizza al meglio i pochi mezzi disponibili creando un clima claustrofobico e ossessivo di buon effetto