Demonia

Sicilia, 1486. Cinque suore accusate di pratiche demoniache vengono crudelmente crocifisse dalla folla furente. Toronto, 1990. Durante una seduta spiritica, Liza (Meg Register), archeologa, sviene dopo aver avuto la visione dell'uccisione delle suore e viene portata a casa dal professor Paul Evans (Brett Halsey), il suo boss. Il giorno dopo parte con Evans per una spedizione archeologica in Sicilia. Ma nel paesino siciliano vicino al sito, i nuovi venuti sono visti senza simpatia perché si teme che vogliano tormentare i morti. Porter (Al Cliver), che ha già compiuto ricerche in loco, spiega che i locali temono che mettano le mani sul vecchio monastero. Incuriosita, Liza ci va. Dietro un muro, scopre i cadaveri mummificati delle suore, e, in qualche modo, ne risveglia gli spiriti vendicativi. Opera decisamente minore nella carriera di Lucio Fulci, trae vantaggio dalla suggestiva ambientazione siciliana, ma lo disperde raccontando con lentezza e senza entusiasmo una storia che non riesce a trovare spunti di novità. Blando e poco audace, esprime una visione estremamente di maniera della superstizione del piccolo paese siciliano. Qualche dettaglio gore, realizzato in modo non troppo credibile, non ravviva la vicenda, che si conclude senza sorprese. Meg Register è carina, ma niente di più. Lino Salemme è decisamente sopra le righe nel ruolo di Turi De Simone, “il macellaio di Santa Rosalia”. Al Cliver (Pier Luigi Conti) è efficace in un ruolo di supporto, mentre Brett Halsey esprime un'affabile (e gradita) professionalità. Anche qui Lucio Fulci interpreta un piccolo ruolo, l'ispettore Carter dell'Interpol