Giovanna (J. Richardson) si propone come ragazza alla pari a Ugo (H. Griem), padre vedovo di un suo ex ragazzo, allo scopo di poter frequentare la vicina università. L'uomo la accoglie con un affetto paterno che presto si trasforma in qualcosa di più erotico. Un giorno Giovanna scompare. Ugo apprende dalla polizia che è coinvolta nell'omicidio di un magistrato, avvenuto nell'appartamento vicino di una prostituta. Scritto da Nicola Badalucco con il regista e raccontato in flashback, è uno dei tanti film italiani che tangenzialmente si sono cimentati col tema degli anni di piombo del terrorismo. Lo fa, come suggerisce una citazione iniziale di Willy Brandt, mettendo a confronto due generazioni e la loro incomunicabilità. Narrazione lenta, monotona, sonnolenta. Un film decaffeinato in contrasto con il suo protagonista che di caffè ne beve anche troppi.