2000 Maniacs

Alcuni automobilisti vengono attirati grazie a cartelli stradali fasulli in una cittadina del profondo sud degli Stati Uniti che sta per festeggiare il centenario. I forzati turisti sono dapprima quasi lusingati dell'accoglienza benevola che viene loro riservata dalle autorità del paese, ma si rendono presto conto di essere capitati in un luogo fantasma dove gli abitanti – in realtà morti – vogliono vendicarsi della distruzione della cittadina operata un secolo prima durante la guerra di secessione. Secondo splatterone di Herschell Gordon Lewis, indiscusso iniziatore del genere con #Vedi#Blood Feast. Ma se Blood Feastera un film irrimediabilmente brutto, ancorché basilare, questo è curioso e a tratti irresistibile. L'idea della città più o meno fantasma che attira gente per farla fuori è brillante e sarebbe stata ripresa in modo più o meno evidente ne #Vedi#L'orgia notturna dei vampiri e #Vedi#Le macchine che distrussero Parigi. A sua volta, Lewis aveva tratto ispirazione dal famoso musical Brigadoon (1954) di Vincente Minnelli, ma l'utilizzo dell'idea in un contesto orrorifico ne amplifica l'efficacia metaforica. Restano le crudezze tecniche e di regia di Lewis e la recitazione non è di prima qualità, ma il sarcasmo e la ferocia d'una trama pur lineare rendono il film interessante. In primo piano i particolari sanguinolenti – grevi quanti irrealistici – che sono una caratteristica del Lewis orrorifico, anche se qui meno frequenti che in Blood Feast