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Ancora i quattro professionisti rampanti. Insieme combinano scherzi e scherzacci di dozzina. È la comicità di Drive in a ruota libera. Nuovo regista rispetto al 1° Yuppies, e nuovi gli sceneggiatori, ma la volgarità intellettuale di fondo (per non parlare della scurrilità parlata) è la stessa. E una misoginia becera, italianissima.