Venere in Visone

Dal romanzo Butterfield 8 (1935) di John O'Hara che nella descrizione di una New York-Babilonia in piena depressione all'inizio degli anni '30 ha un indubbio valore letterario e che, da un'edizione economica all'altra, vendette milioni di copie: fu pubblicato in Italia nel 1970 e ripubblicato in una nuova traduzione (sempre col titolo italiano del film, vagamente ispirato a Venere in pelliccia) nel 2007 da Minimum Fax Classic. Prodotto dalla M-G-M, liberamente adattato e purgato da Charles Schnee e John Michael Hayes, è diventato la dolorosa storia della giovanissima Gloria Wandrous che, uscita da una buona famiglia, diventa quasi una squillo e si trasforma poi in vittima sacrificale dei desideri maschili nelle lubriche notti della metropoli. È un melodramma tiepidamente erotico (per il 1960 a Hollywood) di fondo alquanto ipocrita e reazionario. Suggestiva fotografia Cinemascope di J. Ruttenberg e C. Harten (nominato all'Oscar). A sorpresa la Taylor vinse la statuetta della miglior attrice.