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Ingaggiato da sceriffo con promessa di pingue tangente sul bottino, Ringo detto Faccia d'Angelo s'infiltra in una fattoria dove, reduci da una rapina in banca, si sono barricati i banditi. Con l'aiuto di una bellina, li sgomina. È il 1° dei 4 western ciociaro-andalusi di Tessari: ha brio, scatto, una sotterranea vena ironica e parodistica che compensa e sublima in parte la dimensione violenta. Sottolineati gli esterni ispanici. M. Wood è lo pseudonimo inglese che usava Giuliano Gemma. Seguito da Il ritorno di Ringo.