Un Uomo, una donna

A metà degli anni Sessanta i nomi di Anne Gauthier e di Jean-Luc Duroc divennero popolari quasi come quelli di un divo. Erano i personaggi interpretati da Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant. Quel film fu davvero un "caso". In quel tempo fu il titolo più famoso nel mondo. Per una volta il cinema francese, genericamente snob, e che pone tradizionalmente minore attenzione al botteghino, aveva costruito un prodotto per il grande successo, con tutti i bravi ingredienti: preponderanza mélo, storia con grandi identificazioni, interpreti accattivanti, musica orecchiabile e pressante. Anne e Jean-Luc sono due vedovi, si incontrano per caso durante una visita al collegio dove studiano i loro figli. Cominciano a uscire. Lei è ancora fresca del ricordo del marito, un uomo eccezionale. Jean-Luc ne sente la presenza, se ne crea quasi un complesso. Quando i due vanno in albergo non succede niente. È troppo presto. Ma lui insiste, con grande tenerezza corteggia la donna. Il momento chiave avviene quando lei se ne va in treno e lui la precede in macchina (è un pilota, guida una Mustang) alla stazione. Grande abbraccio e grande amore all'orizzonte. Il primo merito di Lelouch, confermato nei suoi lavori successivi, era l'ottima mediazione fra il prodotto e la qualità, mixati con grande furbizia. Alcuni tratti del film divennero parte della vita della gente: il montone che lui portava divenne di gran moda, così come la spiaggia di Deauville dove i due giocano coi bambini, la Ford Mustang ebbe un'impennata di vendite in Europa. In sostanza un'anticipazione dei fenomeni commerciali caratterizzati dalle abnormi produzioni degli anni Ottanta-Novanta. Anche la composizione di Francis Lai, che identifica il film in assoluto (alla maniera di Scandalo al sole, per fare un solo esempio), divenne uno dei dischi più venduti nel mondo. Un uomo, una donna ebbe anche importanti riconoscimenti di critica e ottenne l'Oscar come miglior film straniero per il 1966. È uno dei rari film francesi che ottengono ancora un alto gradimento televisivo.