Tre Giorni di gloria

Nella Francia occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale un ladro matricolato, sfuggito alla ghigliottina per omicidio, si trasforma in eroe, autodenunciandosi come autore di un sabotaggio per salvare la vita di 100 ostaggi. Il film più hitchcockiano di Walsh, uno dei più ambigui e affascinanti usciti da Hollywood in quegli anni. Ha difetti palesi (l'inverosimiglianza di fondo, la storia d'amore) e virtù nascoste (una narrazione che procede per confutazioni, il rapporto tra ladro e poliziotto). Alle prese con uno dei personaggi più insoliti della sua carriera, Flynn funziona.