Stepfather - Il Patrigno

Dopo aver ucciso la moglie e il figlio, un uomo di nome Morrison si rade la barba, cambia le lenti a contatto e assume un'identità diversa, come Jerry Blake, agente immobiliare (Terry O'Quinn). Un anno dopo, Jerry è felicemente sposato con Susan (Shelley Hack), che ha una figlia sedicenne, Stephanie (Jill Schoelen). Stephanie non ha un buon rapporto con Jerry, anche se il suo psichiatra, il dottor Bondurant (Charles Lanyer), cerca di convincerla che è una normale reazione alla morte del suo vero padre. Le cose non migliorano e quando su un giornale vengono pubblicate le foto di Morrison, scomparso nel nulla, Stephanie comincia ad avere dei terribili dubbi. Terry O'Quinn, con una perfetta caratterizzazione di uno psicopatico lucido e implacabile alla ricerca della perfezione familiare e perciò destinato a sanguinose delusioni, è il fulcro su cui si basa la potenza di questo film, diretto con acuta precisione da Joseph Ruben, che travalica la prevedibile struttura narrativa (sappiamo già chi è l'assassino e lo attendiamo al varco) con una notevole finezza di tocco e con l'accurata descrizione di personaggi credibili, tra i quali spicca quello dell'ottima Jill Schoelen, la classica adolescente con problemi, che nessuno prende sul serio. Elegantemente crudele, un piccolo gioiello, che vanta nel pedigree la sceneggiatura di un grande del giallo, Donald Westlake (noto anche come Richard Stark). Il seguito è Il patrigno I