Spider

Ed (Richard Alden), Doris (Helen Hovey) e Carl (Don Russell) sono tre insegnanti in viaggio, ma hanno un guaio alla macchina e devono fermarsi nei pressi di una casa per cercare aiuto. Trovano invece Charlie Tibb (Arch Hall jr) che, con la sua fidanzata Judy (Marilyn Manning), esordisce tenendoli sotto tiro con la pistola. E poi prosegue, sotto lo sguardo demenzialmente divertito e consenziente di Judy, tenendo prigionieri i tre e praticando su di loro violenza fisica e morale. Arch Hall jr è un attore e un personaggio strano, la quintessenza del kitsch, con i suoi capelli biondi accuratamente acconciati e una faccia incredibile. Lanciato dal padre, Arch Hall sr (attore e produttore di exploitation), in film spesso così (in)volontariamente ridicoli da risultare autoparodistici come lo scatenato Wild Guitar o l'horror #Vedi#Eegah, tutto si sarebbe potuto pensare tranne che avrebbe fatto il protagonista di un film crudo e violento, liberamente ispirato alla carriera di due giovani e spietati serial killer: Charles Starkweather e Caril Fugate, che più tardi avrebbero dato spunto a Terrence Malick per La rabbia giovane e a Oliver Stone per Assassini nati. Eppure lo ha fatto e anche bene, riuscendo a trasformare la sua immagine di ridicolo sub-Elvis in un sadico assassino giovanile, credibile e quasi geniale nella sua rappresentazione. Una delle rare regie di James Landis (1926-1991), autore anche della sceneggiatura, il film unisce la crudezza voyeuristica e morbosa dei roughies con la lezione “psicopatica” di #Vedi#Psyco per creare qualcosa di unico che, pur con qualche difetto strutturale (una certa stanchezza nella parte centrale), resta uno dei più curiosi, sorprendenti e interessanti psycho thriler, arricchito dalla bella fotografia in bianco e nero di Vilmos Zsigmond, più tardi uno dei più ricercati direttori della fotografia del cinema americano. Arch Hall jr, invece, abbandonata la carriera di attore, diventerà pilota di linea