Provenienti dal pianeta Moron Mountain, i piccoli Nerdlucks scendono sulla Terra decisi a catturare i "Looney Tunes" , i celebri personaggi dei cartoni animati che vivono nel sottosuolo degli studi della Warner, per farne l'attrazione del loro lunapark che è sull'orlo del fallimento. Spaventato, ma non troppo, l'ardimentoso Bugs Bunny chiede ai nemici di risolvere la faccenda con una partita di pallacanestro e loro accettano di buon grado sapendo di poter assorbire camaleonticamente le acrobatiche capacità dei migliori giocatori del mondo. I "Looney Tunes" cominciano a temere il peggio, ma riescono a ribaltare l'incontro convincendo Michael Jordan, il "Babe Ruth del basket", ad aiutarli. Nato da un paio di spot pubblicitari con Bugs Bunny e Michael Jordan, il film è una lunga partita di basket giocata tra giocatori-attori in carne ed ossa e disegni animati. Il largo impiego delle tecniche di animazione tridimensionale elaborate al computer intende sbalordire lo spettatore, trascinando anche quello che non nutre interesse per lo sport, ma, nelle intenzioni almeno della sceneggiatura, non dovrebbe soffocare la comicità corrosiva che - dagli anni '40 e in contrapposizione con i prodotti della Disney - caratterizza i cartoon della Warner. Il film ha soddisfatto le aspettative di gran parte della critica, ma ha lasciato delusi molti recensori che hanno condannato l'iperrealismo degli effetti speciali che sembra non tanto rendere omaggio all'invenzione cinematografica, quanto celebrare, con noioso autocompiacimento, gli stupefacenti traguardi raggiunti dalla tecnologia dell'immagine.Tra gli attori che nella versione originale prestano la voce ai personaggi animati c'è Danny De Vito; nella versione italiana il doppiaggio è affidato, tra gli altri, a Sandro Ciotti, Giampiero Galeazzi e Simona Ventura.