Seduzione mortale

Affetta da paranoia edipica, la ricca e viziata Diane (Simmons) seduce l'autolettighiere Frank (Mitchum) arrivato in soccorso della matrigna (O'Neil) che stava per morire a causa di una strana fuga di gas. In un incidente d'auto in cui Diane ha manomesso i freni la matrigna muore con il marito (Marshall). Un abile avvocato fa assolvere Diane e Frank, ma è inutile. Noir inquietante in cui, come in altri del regista viennese, la sessualità ha una valenza distruttiva. Preminger smorza il versante melodrammatico della sceneggiatura di F. Nugent e O. Millard con un nitore di scrittura registica cui assai contribuiscono il bianconero di Harry Stradling e le musiche di D. Tiomkin. “È un film gelido nella costruzione, diviso con precisione in 2 parti: la preparazione dell'assassinio e, dopo la morte dei Tremayne, il processo e l'autodistruzione” (G. Carluccio e L. Cena). Ammirevoli Mitchum e, nel controruolo di angelo della morte, J. Simmons. Il giovane critico F. Truffaut suggerì che F. Sagan avesse preso in qualche modo spunto da questo film per il suo romanzo Bonjour tristesse (1954) filmato poi da Preminger nel 1957. Lo stesso finale di Jules e Jim, d'altronde, ricorda quello di Angel Face.