Roselyne e i leoni

Iscritto a un improbabile corso per diventare domatori, il giovane Thierry (G. Sandoz) conosce Roselyne (I. Pasco) che condivide la sua passione per i leoni e il sogno di diventarne un domatore. Dopo varie peripezie sono assunti in un grande circo tedesco, a Monaco, dove, però, Thierry è ferito da un leone durante un esercizio arrischiato. Roselyne lo sostituisce e supera la prova del debutto. J.-J. Beineix si lascia sfuggire una bella storia (la sceneggiatura è sua, di Jacques Forgeas e Thierry Le Portier), interessandosi soltanto ai rapporti tra i 2 protagonisti, sognatori inflessibili e soltanto in apparenza fragili, trascurando quelli tra uomo e animali e recuperando l'atmosfera del circo per un finale Kitsch all'insegna dell'eccesso e della falsità. Sbilenco, compiaciuto nel far muovere la cinepresa con un dinamismo spesso fine a sé stesso, è un film curioso che conta, comunque, sulla presenza della Pasco e dei personaggi tedeschi.