Poltergeist

La famiglia Freeling si è trasferita in un'altra città, dalla nonna materna, dopo le terribili vicende che aveva dovuto subire nel primo film della serie. Ma le cose non riescono a tornare normali e la piccola Carol Anne (Heather O'Rourke) continua a essere al centro di strani fenomeni. Le cose prendono una piega ancora peggiore quando la bambina camminando per la città assieme alla mamma e al fratellino incrocia uno strano e lugubre figuro, Kane (Julian Beck), che nel secolo precedente era a capo di una setta religiosa e ora è qualcosa di indefinibile. Anche Tangina (Zelda Rubinstein) torna per cercare di dare una mano in una situazione che precipita sempre più. Blando seguito di #Vedi#Poltergeist che cambia in parte obiettivo, ma in sostanza rimesta gli stessi elementi del capostipite, con meno abilità e senza più alcun senso di novità. L'unico fattore positivo è il geniale casting del leggendario Julian Beck (1925-1985), anima del Living Theatre, qui al suo ultimo film, girato poco prima di morire. Il suo reverendo Kane è una presenza inquietante e maligna al punto giusto, ma il contesto, pur avendo qualche momento di concitazione, è troppo banale per supportarne l'intrinseca efficacia. Incassi ancora discreti (circa 41 milioni di dollari lordi nei soli USA a fronte di un budget di 19) promuovono un altro seguito