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Ex partigiano, nome di battaglia Stalin, Chiari gestisce con la moglie Elvira e la figlia la pensione "Tornerai" di Cesenatico, molto frequentata da turisti tedeschi. Incontra per caso un ex compagno della XII brigata Garibaldi, s'innamora di sua figlia ventenne e fugge con lei. Passata inosservata quando uscì, è una commedia insolita (scritta con Ghigo De Chiara) nel panorama degli anni '70. Oltre al brio comico di Chiari/Campanini, è una commedia sentimentale ricca di mezzi toni, dialoghi senza fronzoli, personaggi descritti con acume. Alternanza di siparietti comici (il grammelot tedesco con i clienti dell'eclettico Chiari con baffoni) e scene dolenti. Qualche eccesso di colore romagnolo prima del malinconico rientro in famiglia.