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Tratto dal romanzo di Hans Ruesch Top of the World (Paese dalle ombre lunghe) e da lui sceneggiato con Ray e Franco Solinas. Tra i ghiacci del Polo Nord la vita di Inuk l'esquimese (vedi la canzone di Bob Dylan Quinn the Eskimo) è felice fin quando non viene a contatto con la civiltà anglosassone. 18° film di Ray, e inizio della sua parabola discendente. 2 temi a lui cari: bellezza e violenza, qui entrambi attributi della natura. Fotografia bellissima. Antropologicamente presuntuoso e schematico.