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Poema audiovisivo sul ritorno a casa per mare di un ulisside con una vicenda ridotta ai minimi termini e pochi dialoghi. Enigmatico, impervio, affascinante, con una straordinaria colonna sonora. Dopo Il pianeta azzurro (1982), poema sulla terra, questo outsider lombardo del cinema italiano ha fatto un poema sul mare. Astratto, estatico, atteggiato per lo spettatore comune, ma non per chi è abbastanza aperto, sensibile e capace di immergersi nel suo flusso di immagini e suoni.