Nella stretta morsa del ragno

Sollecitato da Edgar Allan Poe (Klaus Kinski), il giornalista americano Alan Foster (Anthony Franciosa) accetta la scommessa di lord Blackwood (Enrico Osterman) di passare la notte nel suo castello disabitato per dirimere la questione se sia vero che la morte pone fine a tutto. In realtà, Foster scopre che il castello non è affatto disabitato, ma popolato di spettri e apparizioni che si riferiscono a fatti di sangue avvenuti lì nel passato. Foster è oggetto dell'amore di Elisabeth (Michele Mercier), ma si vede stringere d'assedio da spettrali esseri vampireschi che vorrebbero il suo sangue. Con una mossa bizzarra, Margheriti realizza il remake di uno dei suoi film più belli, #Vedi#Danza macabra. Benché il precedente resti complessivamente migliore, questo, a colori, non sfigura. Horror gotico di impianto tradizionale con tutte le atmosfere e gli scricchiolanti dettagli del caso, ma con tocchi di originalità che restano ancora validi, come lo straniamento del protagonista, costretto ad assistere agli omicidi del passato come se fossero veri, senza poter intervenire. Un po' lento, gode di ottime qualità visuali e scenografiche. Buoni gli interpreti, tra i quali spicca Kinski in un godibile cameo