Il dottor Roger Bentley (John Agar) è un archeologo alla guida di una piccola spedizione sulle impervie montagne asiatiche, dove trova una favolosa e misteriosa civiltà sotterranea che vive con regole proprie e non del tutto giuste. Roger si innamora della nativa Adad (Cynthia Patrick), ma scopre anche gli orribili uomini-talpa, sfruttati e mutanti. E pronti a una terribile rivolta. Delirante fusione di elementi fantascientifici, fantasy e horror, è l'epitome dello spirito pulp applicato al cinema. Tutto è prevedibile, a partire dalle mosse illuminate e democratiche dell'eroe, impersonato con spavalda prestanza da John Agar, perfetto per questo genere di ruoli. La civiltà sotterranea proviene direttamente dall'immaginario hollywoodiano fantamitologico, con tutte le ingenuità e le semplificazioni del caso. Gli uomini-talpa hanno un trucco dal disegno bizzarro e interessante, realizzato però in modo sbrigativo e chiaramente finto. La conclusione è in linea col cliché. Chi apprezza questo genere di fantahorror tipicamente anni '50 si può divertire