Nei pressi di un villaggio di pescatori, l'affarista Hank Slatery (Vic Morrow) intende edificare uno stabilimento per l'inscatolamento dei salmoni. Gli abitanti non sono favorevoli, ma l'unico che ha il coraggio di opporsi è il pellerossa Johnny Eagle (Anthony Penya), la cui casa viene incendiata per rappresaglia. Con lui, durante l'incendio, ci sono due amici, Jim Hill (Doug McClure) e suo fratello Tom (Breck Costin), che finisce all'ospedale. Nel frattempo spariscono dei cani e poi anche dei ragazzi. La dottoressa Susan Drake (Ann Turkel) è lì per studiare i risultati delle nuove tecniche genetiche messe in atto per incrementare la riproduzione dei salmoni e scopre che tali tecniche hanno generato dei mostri. Durante la Festa del salmone, questi assaltano il villaggio, uccidono gli uomini e cercano di violentare le donne. Vivace monster movie, aggiorna la vecchia formula con una buona dose di sesso. Non era in realtà questa l'intenzione della regista. È stato il buon vecchio Roger Corman, il produttore, a ritenere necessaria l'aggiunta di un po' di salaci aggressioni a donne da parte dei mostri, scene che indubbiamente danno un tono diverso al film, che in ogni caso è brillante, ironico e si muove a passo spedito, senza lungaggini. La trama e le svolte narrative, compresa la solita, classica festa che non si può rinviare, sono sempre quelle. Doug McClure (1935-1995) era all'epoca in auge come eroe di prodotti fantasy (da La terra dimenticata dal tempo in poi). Il film ha avuto un omonimo e ben più blando remake televisivo nel 1996, inedito in Italia, sempre prodotto da Corman, ma diretto da Jeff Yonis