Metti una sera a cena

Ricca borghese (Bolkan) tradisce il marito (Trintignant) con un attore (Musante) che, perverso, le procaccia un amante (Capolicchio) a pagamento. Da una pièce (1967) dello stesso Patroni Griffi, gran successo della compagnia De Lullo-Falk-Valli-Albani che in qualche modo riusciva a suggerire una disperazione esistenziale e il sapore di cenere dei giochi erotici. Qui, nelle loro perverse acrobazie e sofferenze salottiere, i personaggi sono il trionfo del fasullo. Recitato benissimo, però.