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La vita di Lucille Le Seur, in arte Joan Crawford (1904-77), raccontata dalla figlia adottiva Christine: madre nevrotica, alcolizzata, collerica, egoista, dura ai limiti del sadismo. Film diseguale che alterna calibrate sequenze di vita familiare con il classico conflitto tra genitori e figli a tremendi passaggi di cinema a sensazione. L'interpretazione della Dunaway è ammirevole: pur non nascondendo né mistificando gli aspetti negativi del personaggio, cerca di suggerirne la tenacia nel salvare la propria identità (e il suo statuto di diva), sacrificando ogni emozione. Impressionante il mausoleo di Art Déco che la Crawford chiamava casa. Da Silva fa Louis B. Mayer.