Estate 1914. Judex, misterioso giustiziere mascherato, sequestra Favraux, disonesto banchiere, della cui dolce figlia Jacqueline è il segreto protettore. Entrano in scena la malvagia Diana e un suo amante che puntano al patrimonio del banchiere. Scritto da Jacques Champreux e Francis Lacassin, è un omaggio nostalgico e raffinato a Judex (1916), uno dei più famosi serial muti (in 12 episodi) di Louis Feuillade che fece la gioia dei surrealisti francesi. Tutto concorre alla felice riscrittura di uno di quei romanzi popolari ottocenteschi a puntate di tinte forti e di colpi di scena cui il cinema muto diede una seconda vita con meravigliosa ingenuità: il contrastato bianconero di Marcel Fradetal, le musiche di Maurice Jarre, la grazia di E. Scob, il fascino serpentino di F. Bergé, l'eleganza dell'illusionista C. Pollock come Judex.