L'Uomo che sapeva troppo

Jill e Bob Lawrence, inglesi in vacanza a Saint Moritz con la figlioletta Betty, fanno amicizia con Louis Bernard (non sanno che è un agente segreto francese) che, mentre balla con Jill, è colpito da una fucilata e, prima di morire, ha il tempo di sussurrarle qualcosa su un complotto internazionale per uccidere a Londra un ambasciatore straniero. Lei lo confida al marito, ma i cospiratori rapiscono Betty per indurli al silenzio. L'attentato avviene durante un concerto alla Royal Albert Hall, ma è sventato da Jill, determinante anche nel salvare la figlia. Scritto da A.R. Rawlinson, E. Williams e E. Greenwood su un soggetto di C. Bennet e D.B. Wyndham Lewis, è uno dei migliori film inglesi di Hitchcock. Strano titolo: a sapere troppo sono in due, anzi lei conta più di lui per arrivare alla lieta fine. L'understament domina il tranquillo prologo svizzero (esterni di repertorio), ma la trovata del filo di lana è di un Hitchcock in forma come le varie tappe della nebbiosa e notturna parte londinese: lo studio dentistico, la chiesa della setta, la lunga sequenza alla Albert Hall, grandioso set che, costretto dal basso costo, Hitchcock filma con la tecnica Schüfftan col pittore Matania che "disegna" il pubblico. 1° film inglese di Lorre, bizzarro e sfregiato "cattivo" di un thriller implausibile. Nel '34 Hitchcock era ancora un dilettante di talento, nel '56 un rifinito professionista. Restaurato nel 1994 (non bene nel sonoro). In DVD (con La moglie del fattore, 1928) della Eagle Pict. dal 2005.