Otto Lehman (Victor Buono), sedicente miglior macellaio di Vienna, è rilasciato dal manicomio dopo tre anni perché certificato guarito. La moglie Hanna (Franca Polesello) vorrebbe riportarlo a casa, ma lui preferisce fermarsi al suo negozio, dove si stabilisce riportandolo agli antichi fasti. Ogni sera si ferma a guardare la finestra dove si esibisce la silhouette nuda della vicina Berta (Karen Field), ma è sorpreso dalla moglie infuriata che vuole costringerlo a tornare a casa. In un raptus la uccide e poi, non sapendo come disfarsi del cadavere, ne fa salsicce. È solo l'inizio: Otto non avrà più problemi di rifornimento di carne. Il motivo per vedere questo film è Victor Buono (1938-1982), attore bravissimo e molto particolare che qui dà un'interpretazione esagerata, ma molto efficace. Laido, grasso, sudato e voglioso, Victor Buono è comico e minaccioso al tempo stesso fornendo un irresistibile ritratto di laborioso killer seriale. Il resto del film non è all'altezza, dalla storia che è fiacca e prevedibile al resto del cast dove, a parte un discreto Brad Harris nei panni del giornalista che cerca di risolvere il mistero, regna la mediocrità. L'ambientazione poveristica dovrebbe ricreare Vienna e per farlo si limita a qualche ripresa turistica in esterni, lasciando il resto a interni poco efficaci, soprattutto quando dovrebbero ricreare le vie della città. L'ossessione per la carne quella da mangiare è comunque molto sottolineata e il film si inserisce in una piccola nicchia nell'abbastanza nutrito filone sull'argomento (The Corpse Grinders, The Untold Story e così via). #Vedi##Vedi# Boris Karloff, Jean Kent, Elizabeth Alan, Anthony Dawson. 78' B/N Newgate Prison, 1860. Lo strillone pubblicizza il giornale con le imprese dello Strangolatore di Haymarket, assassino di cinque donne, mentre la folla guarda il colpevole, Edward Styles, salire sul patibolo. L'uomo si professa innocente, ma viene impiccato. Anni dopo, lo scrittore James Rankin (Boris Karloff) riesamina il caso perché convinto che le indagini siano state carenti: i suoi sospetti si indirizzano sul dottor Tennant, misteriosamente scomparso, dopo aver eseguito l'autopsia di tutte le vittime. Scopre così che Tennant soffriva di allucinazioni e altri strani sintomi, ed era stato ricoverato in un ospedale da dove era scomparso assieme a un'infermiera con cui aveva stretto amicizia. Rankin insiste nelle investigazioni, assistito da Ken McColl (Tim Turner), fidanzato della figlia Lily (Diane Aubrey). Troverà molto di più di quello che cerca. Primo di due horror britannici (l'altro è #Vedi#Prima del'anestesia) diretti da Robert Day e interpretati da Boris Karloff, è un solido melodramma orrorifico con un'adeguata ambientazione storica e una storia con sufficienti motivi di interesse da tenere desta l'attenzione. Karloff domina la scena con sicurezza, dando imperiosità e umanità al suo personaggio. La svolta con la trasformazione del generoso scrittore in un maniaco assassino dal singolare ghigno satanico è però forzata e poco convincente: il retroscena che la spiega è altrettanto assurdo. Però, pagato un dazio di credibilità, il film riparte grazie alla regia efficiente di Day e all'adesione al personaggio di Karloff e si conclude con un'adeguata quadratura del cerchio